Da Hardisk a SSD

Per descrivere la procedura da svolgere e le motivazioni tecniche a monte della sostituzione di un Hardisk con un SSD, moltissimi siti web impiegano migliaia di parole, quasi tutte incomprensibili alle persone normali (vale a dire ai non tecnici).

Mi limiterò quindi al minimo indispensabile.
Tutti gli hardisk tradizionali installati all’interno dei computer desktop e portatili sono composti da una serie di “piatti” rotanti che tramite una testina di lettura forniscono l’accesso a tutti i dati (una quantità enorme di stringhe binarie), registrati sulla superficie magnetica dei vari dischi.
Questi dati sono inviati alla RAM del computer che poi tramite la CPU e la GPU (la scheda grafica), vengono elaborati e inviati al monitor.
Semplice vero…?

Nel corso degli anni i sistemi operativi, i programmi, le immagini, i files audio/video e tutto ciò che può essere memorizzato da un computer, hanno raggiunto dimensioni sempre più grandi (…ricordate i video degli anni ’90, grandi come francobolli?), mentre la tecnologia degli Hardisk con parti in movimento è rimasta quasi la stessa.

Si può dire che un HD tradizionale, adeguato per computer di circa 10 anni fa, se utilizzato per gestire le grandi quantità di dati necessari alle App più recenti, mostra tutti i suoi limiti rendendo tutte le operazioni svolte dall’utente estremamente lente.

Fortunatamente la continua evoluzione tecnologica, da qualche anno, ha reso disponibili a prezzi sempre più abbordabili una nuova tipologia di Hardisk allo “stato solido” detti SSD (Solid State Disk).
Tutti gli SSD non hanno parti in movimento, sono di dimensioni ridotte rispetto agli HD tradizionali, consumano meno energia e cosa più importante, sono estremamente veloci rispetto agli HD tradizionali.

Ovviamente molti computer attualmente in vendita sono già dotati di SSD ma cosa si può fare per chi deve continuare a utilizzare un desktop o un portatile non prroprio recente?

Semplice: si sostituisce l’HD con un SSD.

Va detto che l’operazione, per varie questioni tecniche, non è fattibile con tutti i computer ma quasi tutti i Mac prodotti dal 2008 al 2018 offrono la possibilità di questo “upgrade”

Purtroppo i Mac più recenti possono essere modificati e riparati esclusivamente dai laboratori Ufficiali Apple: una faccenda che non garba a parecchi milioni di utenti e alla organizzazione no-profit RIGHT TO REPAIR.

https://repair.eu/

Una volta sostituito il vecchio HD con un nuovo SSD le prestazioni del vostro Mac avranno un deciso e immediato miglioramento oltre a una minore temperatura di esercizio e nel caso dei portatili,  a una maggior durata della batteria.
Sarà inoltre possibile installare un sistema operativo più aggiornato in grado di far funzionare in maniera corretta le pù recenti versioni dei browser (Safari, Mozilla Firefox, Google Chrome) e delle app più comuni.

SOSTITUZIONE DELL’HD, IL MIO METODO:

Prima di procedere verifico le condizioni hardware e software del computer oggetto dell’intervento ed eseguo un backup totale e completo dell’hardisk interno anche se presente un backup di TimeMachine.
Questo perché desidero avere due backup e non uno….!

Mi occupo inoltre della spinosa faccenda del sensore termico dato che è sbagliato mettere in cortocircuito il sensore per poi controllare le ventole con una utility di terze parti come invece fanno molti laboratori.
Provvedo invece a installare, se necessario, un nuovo sensore termico fissato con un collante resistente fino a 200 gradi.
L’interno della macchina viene ispezionato e tutta la polvere rimossa con pennellino e aspiratore.

A richiesta dell’utente posso provvedere a partizionare (vale a dire dividere in due o più parti) il nuovo SSD per avere a disposizione il vecchio sistema operativo e anche uno più recente compatibile ovviamente con la macchina oggetto dell’intervento.

Se avete un iMac o un portatile Apple che è ormai diventato simile a una vecchia tartaruga, la cosa migliore che potete fare è sostituire l’hardisk con un nuovo SSD: la soddisfazione è garantita!

Alcune foto scattate durante la sostituzione dell'HD interno di un iMac da 21.5" del 2011 con un SSD da 500 GB.